Vendemmia 2009: la Francia ride, l’Italia meno
L’autunno è il periodo in cui si inizia a pronosticare il futuro della vendemmia dell’anno.
In Europa in generale è stata una buona vendemmia e lo stesso vale per l’Italia, anche se da noi non è stata eccezionale: questo lo scenario secondo i primi commenti degli enologi italiani. Una vendemmia per i vigneti precoci, a parte qualche problema nelle zone più calde contraddistinte da accelerazioni e rallentamenti nella maturazione dei grappoli. Forse per alcuni sarà un’annata per i vini meno importanti mentre potrebbero esserci problemi per i vini da grande invecchiamento.
Sicuramente sono state avvantaggiate le regioni e/o le zone più fresche. Probabilmente sarà un’annata eccezionale per molti vini bianchi che hanno potuto mantenere acidità e freschezza anche superiori a quelle di alcuni anni fa. Un altro fenomeno riconducibile a questa annata è stato il “gigantismo” nei grappoli che porta ad una diluizione nelle sostanze delle bucce.
A Bordeaux si parla di un 2009 magnifico. Le condizioni climatiche sono state particolarmente favorevoli al ciclo vegetativo della vigna e alla maturazione dell’uva. Le uve bianche, Semillon, Sauvignon e Muscadelle, raccolte tra fine agosto e settembre, alla prima degustazione hanno presentato bei profumi fruttati e acidità viva con espressioni di maggiore rotondità e struttura. Le uve rosse in generale hanno presentato una bella concentrazione di zuccheri e una bassa acidità a dimostrazione della ottima maturazione dei grappoli.
In Borgogna festeggiano un millesimo eccezionale con una raccolta di uve di grande qualità come se ne possono vedere una o due volte in un decennio. La vendemmia è iniziata nella seconda settimana di settembre sotto un sole radioso e con il premio di nottate fresche che hanno ben contribuito agli aromi dell’uva. L’annata viene giudicata qualitativamente al pari del 2005 con paragoni al 1999 e 1990. In breve il 2009 si inserisce fin da ora nella saga delle grandi annate, di quelle che si contano sulle dita di una mano nella carriera di un vignaiolo.
Queste le prime considerazioni che naturalmente non possono essere definitive e/o assolute dell’annata ma una semplice prima disamina del raccolto effettuato nei giorni scorsi. Poi, come sempre, il giudizio vero sarà quello della bottiglia.